Teatro Senza Frontiere

SenzaFrontiere4Video ricordo della tournée russa del 2015

Un’esperienza artistica e sociale d’integrazione – Un progetto dell’Associazione Giullari di Gulliver (Ticino), Perspecktivyij (Russia) e Lebenshilfe (Germania).

Le associazioni e le persone coinvolte:

Associazione Giullari di Gulliver (Arzo, Svizzera)
Prendono parte al progetto 8-10 partecipanti del Collettivo teatrale dell’associazione: 4-5 animatori/attori/registi e 4-5 attori con handicap.

Associazione Perspektivy (San Pietroburgo, Russia)
L’organizzazione di volontariato Perspektivy è stata fondata nel 1995 come partner dell’organizzazione tedesca Perspektiven. L’associazione russa lavora in un reparto dell’internato Peterhof di San Pietroburgo. In tutto l’internato vivono più di 1000 persone con le più disparate difficoltà:  alcolisti, portatori di handicap fisici e/o mentali, persone socialmente instabili. Perspektivy lavora in un settore con un centinaio di ospiti giovani, portatori di vari tipi di handicap, ai quali si propone di offrire delle condizioni di vita che siano il più possibile normali. Tra le varie attività che l’associazione propone agli ospiti c’è un laboratorio teatrale a cui partecipano una ventina di utenti, 5 dei quali prendono parte a “Teatro senza frontiere”, accompagnati dalla loro regista Elena Schiffer e altri 4 animatori.

Associazione Lebenshilfe (Germania)
Associazione che sostiene le persone con handicap mentali e le loro famiglie nella ricerca della massima indipendenza possibile. Hanno preso parte alla seconda e alla terza produzione del progetto 5 persone tra educatori, utenti e accompagnatori. Il gruppo si è poi ritirato per sue difficoltà organizzative.

Associazione BHH Sozialkontor (Germania)
Associazione che offre diversi servizi residenziali e di supporto per più di 800 persone con disabilità e malattia mentale nella zona di Amburgo. Gli operatori di BHH Sozialkontor si sono interessati al progetto e l’hanno seguito per alcuni anni, sia in Germania che a San Pietroburgo. Per il 2016 l’associazione ospita la compagnia e inserisce un suo gruppo per la nuova produzione di Teatro senza frontiere.

La creazione degli spettacoli prodotti è il risultato del lavoro collettivo della compagnia. La drammaturgia e la regia sono affidate a Prisca Mornaghini, Antonello Cecchinato e Elena Schiffer.

senzaFrontiere3Cronistoria:

2007 – Arzo, Ticino
Primo incontro tra l’associazione Giullari di Gulliver e l’associazione russa Perspektivy grazie alla mediazione dell’Associazione BridgingBorders. Si crea la compagnia del progetto “Teatro senza frontiere” composta da 10 attori del Collettivo della riva sinistra (tra cui i registi Prisca Mornaghini e Antonello Cecchinato) e 10 attori del gruppo russo (guidato dalla regista Lena Schiffer).
Prima creazione della compagnia: “Promenade – Punto, linea, movimento” e tournée in Ticino.

2008 – San Pietroburgo, Russia
La compagnia lavora all’adattamento per il pubblico russo dello spettacolo Promenade – Punto, linea, movimento e quindi lo porta in scena 3 volte a San Pietroburgo.

2009 – Nieheim, Germania
Tramite l’associazione Lebenshilfe, alla compagnia svizzero-russa si aggiungono 5 attori tedeschi. Produzione dello spettacolo “La stagione senza parole” e tournée in Westfalia.

2010 – San Pietroburgo
La compagnia svizzero-russa-tedesca si ritrova in Russia. Adattamento dello spettacolo “La stagione senza parole” e tre rappresentazioni a San Pietroburgo.

2011 – Arzo, Ticino
Adattamento dello spettacolo “La stagione senza parole” al pubblico italofono e tournée in Ticino.

2012 – Nieheim, Germania
Teatro senza frontiere produce il suo terzo spettacolo: “Ombre ondeggianti”. Tournée in Westfalia.

2013 – San Pietroburgo, Russia
A causa di problemi organizzativi e finanziari, il gruppo tedesco abbandona il progetto. Lo spettacolo “Ombre ondeggianti” è ripreso e adattato dal resto della compagnia, quindi rappresentato due volte in collaborazione con Uppsala Zirkus. Viene inoltre proposto al pubblico un “Master class” sul metodo di lavoro teatrale della compagnia, condotto da Prisca Mornaghini e Antonello Cecchinato.

2014 – Arzo, Ticino
Adattamento dello spettacolo “Ombre ondeggianti” al pubblico italofono e tournée in Ticino.

2015 – San Pietroburgo, Russia
Lo spettacolo “Ombre ondeggianti” è invitato al Festival Arlékin (festival di teatro professionale per giovani) dove vince il premio del pubblico con il 98% dei voti.

2016 – Amburgo, Germania
Alla compagnia che negli ultimi 3 anni è tornata ed essere svizzero-russa, si aggiunge nuovamente un gruppo tedesco, questa volta tramite l’associazione BHH Sozialkontor. Durante tre settimane i partecipanti si sono trovati ad Amburgo per creare e rappresentare un nuovo spettacolo, “Im Augenblick”, debuttato il 13 luglio all’Ernst-Deutsch-Theater davanti ad un pubblico di 700 persone.

2017 – S.Pietroburgo, Russia
La compagnia è nuovamente invitata al Festival Arlékin dove presenta “Im Augenblick” e conduce un workshop di teatro. Con questo spettacolo la compagnia vince per la seconda volta il premio del pubblico.

2018 – Arzo, Ticino
La tournée di “Im Augenblick” (Qui e ora) termina con 4 rappresentazioni in Ticino (Cinema Teatro Chiasso, Teatro Foce Lugano, Teatro di Casvegno Mendrisio, Teatro del Gatto Ascona).

2019 – Amburgo, Germania
La compagnia si ritrova per una creazione che si sviluppa attorno al tema della vita e dei ricordi. Nasce quindi “Lebensreise”, presentato in due serate al teatro Sprechwerk.

RIFLESSIONI DELLA REGISTA RUSSA  LENA SCHIFFER
“Для меня проект “Театр без границ” прежде важен потому, что в наших швейцарских партнерах мы нашли единомышленников. Нас объединяют общие представления о том, как с помощью искусства можно помогать людям – особенно, людям с особенностям в развитии.
Поэтому в процессе работы мы можем обмениваться опытом, поддерживать друг друга в нашей работе и учиться друг у друга. Конечно, нас объединяют общие представления о гуманистической ценности каждой личности и праве каждого человека на самореализацию и творчество. Для подопечных организации “Перспективы”, которые живут в закрытом учреждении очень важно посмотреть мир, познакомиться и поработать с друзьями из других стран. Проект “Театр без границ” в полной мере дает им эту возможность.”
“Per me l’esperienza “Teatro senza frontiere” è innanzitutto importante poiché con questa abbiamo trovato delle persone che condividono i nostri pensieri.
Attraverso il processo artistico i partecipanti si sentono ancora più uniti, nel gruppo c’è molta comprensione (in particolare per le persone con difficoltà).
Nel lavoro teatrale possiamo scambiarci esperienze, sostenerci l’un l’altro e imparare l’uno dall’altro.
Questo lavoro dà risalto al valore umano di ogni persona e al diritto di ognuno di esprimersi, creare e realizzarsi.
Per i ragazzi dell’organizzazione Perspektivj, che abitano tutto l’anno in un’istituzione chiusa, è molto importante guardare il mondo, conoscere amici di altri paesi e lavorare insieme.
Il progetto “teatro senza frontiere” dà loro concretamente questa possibilità.”

Senza FrontiereRIFLESSIONI DEI REGISTI SVIZZERI PRISCA MORNAGHINI E ANTONELLO CECCHINATO
« A volte tutto avviene in modo molto naturale; ciò che ci colpisce in quest’esperienza è come sin dal primo momento senza conoscersi si sia cominciato a lavorare insieme, in un clima di fiducia sia tra le persone, sia nella forma artistica. Ma per essere più precisi «il clima di fiducia» c’era già, non lo si è dovuto creare; si è dovuto piuttosto averne cura e coltivarlo.
Non sappiamo dire se il far teatro abbia favorito questa naturalezza – siamo più istintivamente propensi a non crederlo -; piuttosto pensiamo che ci voglia come premessa necessaria un’attitudine mentale di apertura (diciamo questo a rischio di essere presuntuosi), che si contrappone visceralmente all’ignoranza e all’aridità umane.
Non sappiamo dire come si formi quest’apertura mentale; forse, ma è solo un’ipotesi, ci vuole uno sforzo quotidiano nella riflessione sulla realtà; e in questa riflessione ci potrebbe aiutare anche l’incontro con le realtà destabilizzanti come lo sono le umanità ai margini.
Uno sforzo culturale che si traduce nella lotta al pregiudizio.
Teniamo a sottolineare come l’incontro tra queste esperienze diverse sia stato caratterizzato dal comune obiettivo di creare degli spettacoli che avessero un valore artistico in virtù della forza intellettuale ed espressiva delle attrici e degli attori, superando così ogni implicazione assistenziale e pietistica; in altre parole, il risultato creativo deve avere un valore artistico in sé. Questo approccio all’attività teatrale ha fatto sì che sin dall’inizio ci fosse un’intesa e un ambiente di lavoro fecondi, che hanno reso possibile un intenso scambio culturale. Vediamo quindi in questo modo di intendere il teatro, una forma di resistenza contro ogni tentativo di imporre inutili divisioni fisiche, conseguenza di una chiusura mentale – come si diceva – ottusa e meschina; e come un’occasione per non perdere di vista il senso della parola «umanità». »

Contatti: Claudio Riva (tel. 091 630 10 65) e Antonello Cecchinato (tel. 091 966 62 02)

Con il prezioso sostegno di:
Fondazione Luisa Flaiano
Fondazione Margherita
Fondazione Del Don
Monnier & Zahner
Pro Filia